VII domenica del tempo ordinario (commento)

Nelle letture di questa settimana è presentata l’idea (alta) che il Signore ha degli umani:

  • Il libro del Levitico ci dice che possiamo essere santi come santo è Dio: «Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo». Cosa vuol dire questa possibilità di “essere santi”? «Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello […]. Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso». L’essere umano ha la possibilità di abitare così questa terra.
  • Paolo, nella sua prima lettera ai Corinzi, dice addirittura: «siete tempio di Dio […]. Tutto è vostro: […] il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio ». Siamo “tempio di Dio”, “tutto è nostro”, “siamo di Dio”…
  • Infine, Gesù, secondo il vangelo di Matteo, ci pensa capaci di porgere l’altra guancia, di lasciare il mantello a chi vuole portarci in tribunale per toglierci la tunica, di fare due miglia con chi vuole obbligarci a farne uno con lui. Ci giudica capaci di dare a chi chiede, di non voltare le spalle a chi ci chiede un prestito, di amare i nostri nemici e di pregare per quelli che ci perseguitano. Ci ritiene capaci di essere figli del Padre e di assomigliargli nel suo far sorgere il sole indistintamente sui cattivi e sui buoni e di far piovere sui giusti e sugli ingiusti. Addirittura ci considera capaci di essere perfetti come è perfetto il Padre nostro celeste.
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VII domenica del tempo ordinario (letture)

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5,38-48)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle. Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

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