XXVIII Domenica del tempo ordinario (commento)

Il vangelo di questa settimana, con la sua parabola, rispecchia sostanzialmente i temi di domenica scorsa: la dura critica nei confronti dell’apparato religioso ebraico («gli invitati alle nozze» che «non volevano venire») e l’annuncio che sarebbero stati sostituiti («andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze»).

C’è però un elemento in più, che è anche quello che attira immediatamente l’attenzione: c’è un commensale senza abito nuziale, rispetto al quale il re ordina ai servi: «“Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”».

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XXVIII Domenica del tempo ordinario (commento) – La frustrazione di Gesù

Il vangelo di questa settimana, con la sua parabola, rispecchia sostanzialmente i temi di domenica scorsa, con la dura critica nei confronti dell’apparato religioso ebraico «gli invitati alle nozze» che «non volevano venire» e l’annuncio che sarebbero stati sostituiti: «andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze».

C’è però un elemento in più, che è anche quello che attira immediatamente l’attenzione: «Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”».

Anche tra i nuovi invitati, tra i commensali, c’è qualcuno che non è “eletto”.

Ciò che lo contraddistingue è il non avere «l’abito nuziale».

È su questo elemento di novità rispetto a settimana scorsa che appunteremo la nostra attenzione.

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