XXVII Domenica del tempo ordinario (commento)

Il brano di vangelo di questa settimana si inserisce nell’aspra discussione avvenuta tra Gesù e le autorità religiose ebraiche a Gerusalemme poco tempo prima dell’arresto e della condanna di Gesù stesso.

Anche in questo caso, Gesù parla attraverso una parabola, la quale rispecchia non solo il contrasto che lui personalmente ha avuto con i sacerdoti e gli anziani di Israele, ma anche quello che la comunità cristiana nascente ha avuto con il mondo giudaico.

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XXVII Domenica del tempo ordinario (letture)

Dal vangelo secondo Matteo (Mt 21,33-43)

In quel tempo, Gesù disse ai principi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Ascoltate un’altra parabola: C’era un padrone che piantò una vigna e la circondò con una siepe, vi scavò un frantoio, vi costruì una torre, poi l’affidò a dei vignaioli e se ne andò. Quando fu il tempo dei frutti, mandò i suoi servi da quei vignaioli a ritirare il raccolto. Ma quei vignaioli presero i servi e uno lo bastonarono, l’altro lo uccisero, l’altro lo lapidarono. Di nuovo mandò altri servi più numerosi dei primi, ma quelli si comportarono nello stesso modo. Da ultimo mandò suo figlio dicendo: Avranno rispetto di mio figlio! Ma quei vignaioli, visto il figlio, dissero tra sé: Costui è l’erede; venite, uccidiamolo, e avremo noi l’eredità. E, presolo, lo cacciarono fuori della vigna e l’uccisero. Quando dunque verrà il padrone della vigna che farà a quei vignaioli?». Gli risposero: «Farà morire miseramente quei malvagi e darà la vigna ad altri vignaioli che gli consegneranno i frutti a suo tempo». E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: “La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d’angolo; dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri”? Perciò io vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare».

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